Il viaggio nel mondo del Design parte (per convenzione naturalmente) dall'Inghilterra più precisamente da Londra e così per far sì che il viaggio
nella storia e quello nei luoghi procedano parallelamente quest’oggi tratterò
proprio la capitale britannica!
 |
@Big Ben |
Ci sono stata diversi anni fa e ne sono rimasta così colpita
che programmo di tornarci al più presto, anche perché al tempo non ebbi
occasione di visitarla dettagliatamente. Inoltre tempo fa ho stilato un programma comprendente musei,
edifici, piazze storiche e quant'altro che per la maggior parte ho visto ma
che nella prossima occasione vorrei approfondire, l’ho consigliato già a
diversi amici ed al loro ritorno mi hanno dato un feedback positivo, spero che
sarà così anche per voi :)
 |
Design Museum |
Per quanto riguarda il Design, Londra offre il London Design
Festival, la settimana del design della capitale inglese in cui aziende e designer
espongono le loro novità, che si tiene in genere nella terza settimana
di Settembre, il Design Museum, museo situato lungo il Tamigi, vicino al Tower
Bridge, è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 17e45 e si entra gratis con il London
Pass.
 |
National Gallery |
Spostando lo sguardo al tema musei sicuramente vanno annoverati il National
Gallery, a Trafalgar Square, che ospita dipinti di varie epoche ed è ad
ingresso gratuito, il British Museum per la storia del mondo antico, la Tate
Gallery, museo di arte moderna sviluppato su cinque livelli, anche qui l’ingresso
alla collezione permanente è gratuito, il Natural History Museum, per la storia
naturale come dice il nome stesso, ed il Victoria and Albert Museum, il più
importante museo a livello mondiale dedicato alle arti applicate e alle arti
minori.
 |
British Library |
 |
Shard London Bridge |
Tra gli edifici da vedere ci sono lo Shard London Bridge,
grattacielo progettato dal nostro Renzo Piano, la City Hall con la sua forma
ovale progettato da Norman Foster per la Greater London Authority, il 30st Mary
Axe, conosciuto anche come “The Gerkin”, “il cetriolo”, costruito anch’esso da
Norman Foster e la British Library, l’importantissima biblioteca di ricerca e la
ruota panoramica London Eye, uno dei principali simboli insieme al Tower
Bridge, il ponte mobile.
 |
Tempio Neasden |
Passando alle architettura religiose vi consiglio un salto all'Abbazia di
Westminster, dove i re d'Inghilterra vengono incoronati e sepolti ed il Tempio
Neasden, il più grande tempio indù fuori dell'India, tra le civili invece Buckingham
Palace, la residenza ufficiale della monarchia britannica a Londra, il Big Ben,
sede del parlamento del Regno Unito.
E poi ancora le piazze, la storica Trafalgar
Square, la psichedelica Piccadilly Circus e la cinematografica Leicester
Square.
Dopo le piazze è la volta delle vie: Oxford Street, Carnaby Street
e Regent Street.
 |
@Piccadilly Circus |
 |
@Trafalgar Square |
 |
@Corner Street |
Ricordo che quando visitai Londra mi colpirono molto i grandi e curatissimi spazi verdi come Hyde Park, Kensington Gardens o il Greenwich Park, patrimonio mondiale dell’umanità ed uno dei più antichi parchi reali.
Ma come muoversi tra queste bellezze? Con la metro, la più antica al mondo e la seconda più estesa d’Europa!
Tra l’altro il logo della metropolitana londinese è un must nel mondo della grafica e quest’anno compie 100 anni. Fu disegnato per la prima volta nel 1913 da Franck Pick, direttore della compagnia, e commissionato ad Edward Johnston 3 anni dopo.
Edward Johnston era un allievo di William Morris, che ormai tutti conosciamo, che dedicò la sua vita alla tipografia, fu presidente della Arts&Crafts Society e più in generale un designer molto influente, si pensi che ispirò il suo allievo Eric Gill alla creazione del carattere Gill Sans.
Johnston ha creato il carattere “Underground” (da qui il titolo del post) , conosciuto come “Johnston’s Railway Typ”, e successivamente semplicemente come “Johnston” per la metropolitana di Londra.

Il progetto gli fu commissionato da Pick per rinforzare l’identità visiva dell’azienda. Occorreva un font moderno e semplice e Johnston riuscì in pieno a soddisfare la richiesta dando vita ad un carattere lineare, senza grazie, basato sulle proporzioni di un primo lapidario romano. Le lettere “o” sono perfettamente circolari segnando così un distacco con i sans-serif usati in precedenza basati su forme più quadrate.